
Alessandro Alfieri nuovo segretario regionale Partito Democratico
Forse si tratta di un risultato che veniva dato per “scontato”. Ma, come è ben noto, in politica, come nella vita, non bisogna mai dare niente per “scontato”… Per questo saluto con soddisfazione, e con tanti auguri di buon lavoro, l’elezione di Alessandro Alfieri a segretario regionale del Partito Democratico.
Ho la fortuna di conoscere direttamente Alfieri in virtù della mia esperienza a livello regionale e ritengo si tratti di una persona competente, preparata, motivata, oltre che giovane, insomma la persona giusta per guidare in modo autorevole in questo momento il Partito Democratico della Lombardia, in grado di imprimere anche al livello regionale del PD quel “cambio di passo” che è necessario oggi perché la politica sappia e possa dare risposte concrete ai bisogni del nostro Paese. Alfieri è stato eletto sulla base del progetto “Lombardia 2018”, un programma di ampio respiro che ha come obiettivo finale le prossime elezioni regionali. A tale proposito ha sottolineato che per vincere in Lombardia occorre cambiamento ed apertura, ascolto dei territori e capacità di parlare lo stesso linguaggio ed interpretare le reali esigenze dei cittadini lombardi, coltivando dunque un profilo autonomo del PD lombardo e riportando nell’agenda politica quella “questione settentrionale” che, dopo il fallimento della Lega e del centro-destra, è ancora lì con tutte le sue domande…
Pur essendo un convinto sostenitore di Matteo Renzi, Alfieri non si è proposto come il candidato di una “parte” del PD ma si è rivolto a tutti gli elettori democratici, senza distinzioni.
Non posso nascondere che ci si aspettava un risultato più ampio a suo favore (che è stato in provincia di Lecco di 58,24% a 41,76%). Purtroppo le vicende nazionali di questi giorni hanno avuto un loro peso importante anche in queste “primarie”, suscitando perplessità e “sconcerto” in molti iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico, ed hanno inciso anche sulla partecipazione, oggettivamente bassa, che comunque già “scontava” di suo questa scelta di tenere l’appuntamento delle regionali, poco sentite dall’elettorato, staccato rispetto alle primarie nazionali e al Congresso provinciale.
Credo che, proprio per la sua intelligenza politica, Alfieri saprà fare tesoro dei segnali giunti da questa consultazione, traducendoli in un’attenzione maggiore ai territori di tutta la Lombardia e a tutte le diverse sensibilità presenti nel partito.
Raffaele Straniero
consigliere regionale PD Lombardia