BUON 2014 NEL SEGNO DEL CAMBIAMENTO, DEL SOGNO, DELLA FIDUCIA…

Nel recente passaggio dal 2013 al 2014, ho sentito in molti commenti ripetere che l’anno nuovo non potrà che essere migliore, visto che peggio del 2013 è difficile… In effetti si è trattato proprio di un anno pesante per molte famiglie, con l’incubo della mancanza di lavoro, della cassa integrazione o di altre situazioni in cui la crisi economica si è manifestata in tutta la sua drammaticità.
Io credo però che tale augurio non sia scontato e per questo mi sento di proporlo di cuore a tutti.
Come pure ritengo che tutti noi dobbiamo essere partecipi del processo che dovrebbe o potrebbe portare alla ripresa dell’economia e del lavoro.

cambiamentoAi fattori “esterni”, infatti, dobbiamo associare una volontà di intraprendere tutte le azioni che possono andare in questa direzione. In ciò dobbiamo considerare la necessità di un cambiamento che in molti casi è ineludibile se si vuole realizzare una vera ripresa ed innescare un “circolo virtuoso”.  La classe politica, che tutt’oggi è percepita come una “casta” da buona parte dell’opinione pubblica, deve assolutamente rendersi protagonista di questo cambiamento, non vi si può più sottrarre, ma “a cascata” tutti i soggetti del quadro economico e sociale, tutti i cittadini in un certo senso, devono esserne partecipi, pronti a “mettersi in discussione” laddove è necessario per invertire la tendenza dell’andamento economico.

Ciò non significa rinnegare le nostre tradizioni o i nostri valori, anzi è importante che siano valorizzate tutte le opportunità e le potenzialità esistenti. Non possiamo però non considerare il mutato quadro internazionale nel quale siamo inseriti e dobbiamo imparare a raccogliere le nuove sfide che ci vengono  proposte!

In questo contesto di cambiamento credo anche che la cosa più sbagliata, di fronte alle difficoltà, sarebbe quella di chiudere i nostri sogni in un cassetto. Sono infatti convinto che ogni persona, ogni comunità, ogni nazione debba mantenere vivi i propri sogni e battersi e lottare per gli stessi giorno per giorno, nonostante le difficoltà.

Penso ad esempio all’Europa, che quest’anno sarà al centro della nostra attenzione, vuoi per l’appuntamento delle elezioni europee, vuoi per il semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea. Di fronte all’Europa, che indubbiamente ci ha deluso negli ultimi anni rispetto alle forti aspettative nutrite, possiamo scegliere di assumere una posizione di conflitto, con un atteggiamento di arroccamento “localistico”, oppure di porci in modo propositivo, preparandoci nel modo migliore per questo semestre di presidenza ed essendo in grado di essere noi a chiedere all’Europa quello che desideriamo e non  più di sentirci sempre chiedere cosa dobbiamo fare (cito Matteo Renzi)! Per fare ciò però dobbiamo “volare alto” e contribuire alla realizzazione di un sogno (gli Stati Uniti d’Europa), proponendo una nostra visione e chiedendo un’unione più politica e non legata esclusivamente agli aspetti economici e finanziari.

Per mantenere vivi i nostri sogni, dobbiamo anche avere fiducia che gli stessi si possano realizzare. In ciò ci è stato maestro Nelson Mandela, che, con la sua vita e la sua incredibile esperienza, ci ha lasciato pure alcune frasi memorabili, come quella che ci ricorda che “un vincitore è solo un sognatore che non si è mai arreso.”

Tanti auguri a tutti di non “arrenderci” mai! Buon 2014!

                                                                                                                                          Raffaele

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