“Click Day”, interrogazione del PD

 

Al Presidente

del Consiglio Regionale

della Lombardia

Oggetto: Gestione dei bandi POR FESR e POR FSE e procedure a sportello: superamento della modalità “Click Day”.

I sottoscritti consiglieri regionali,

evidenziato che:

con DGR n. X/3904 del 24 luglio 2015 la Giunta regionale ha approvato l’iniziativa per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici di proprietà di piccoli comuni, unioni di comuni, comuni derivanti da fusione e comunità montane, in attuazione del POR FESR 2014-20 Asse IV, azione IV.4.C.1.1, con dotazione finanziaria di 7 milioni di euro ed erogazione di contributi a fondo perduto pari al 90% dei costi ammissibili, per un massimo di 250 mila euro per singolo progetto beneficiario;

con D.d.u.o. 30 luglio 2015 – n. 6484 è stato approvato il bando relativo alla suddetta iniziativa nel quale è indicato che la domanda di contributo, con la richiesta documentazione di corredo, poteva essere presentata esclusivamente con procedura on-line di tipo “a sportello”, per mezzo del Sistema Informativo Integrato della Programmazione Comunitaria 2014-2020 “SIAGE” (gestito da Lombardia Informatica) a partire dalle ore 12:00 del 16 novembre 2015 e sino all’avvenuto esaurimento della dotazione finanziaria;

con D.d.u.o. 4 novembre 2015 – n. 9210, mentre si dava atto che «l’introduzione della nuova disciplina per la certificazione energetica degli edifici e del relativo software di calcolo Cened + 2.0 ha provocato alcune criticità nella redazione degli Attestati di prestazione energetica (APE)», è stato disposto il differimento della data di inizio della presentazione delle domande dal 16 novembre 2015 all’1 marzo 2016, «al ?ne di favorire la partecipazione al suddetto bando da parte di tutti gli enti potenzialmente ammissibili»;

il giorno primo marzo 2016, come segnalato agli interroganti da numerosi amministratori locali, dalle ore 12.00 alle ore 12.30 si sono verificati inconvenienti tecnici con il sistema SIAGE che hanno impedito a diverse amministrazioni comunali interessate a partecipare al bando d’inserire la domanda di contributo nel sistema e nel momento in cui è stato possibile proseguire con la procedura il sistema informativo ha restituito il seguente avviso: «Le risorse disponibili per il presente bando sono esaurite ed è stato raggiunto il numero massimo di progetti per la lista di riserva. Non è possibile procedere con la compilazione della domanda»;

il 4 marzo 2016 il quotidiano “La Prealpina” ha pubblicato una lettera inviata da Lombardia Informatica per rispondere all’articolo apparso sullo stesso giornale nei giorni precedenti che dava notizia del disservizio avvenuto e dell’irritazione degli amministratori dei Comuni esclusi dalla procedura SIAGE di presentazione delle domande di contributo; la società sostiene che «Il sistema ha funzionato correttamente e risposto prontamente alle richieste di accesso effettuate dai Comuni. È evidente che i Comuni che si erano precedentemente accreditati, seguendo la procedura guidata sulla stessa piattaforma, hanno avuto accesso più rapidamente al Sistema e hanno così presentato la domanda, allegando tutta la documentazione richiesta, senza “perdere tempo prezioso”. I Comuni che invece hanno dovuto effettuare sia la profilazione che la presentazione della domanda hanno impiegato tempi più lunghi arrivando a disponibilità fondi già esaurita»;

la spiegazione offerta da Lombardia Informatica appare insoddisfacente in quanto dalle segnalazioni inviate agli interroganti risulta che il disservizio ha riguardato amministrazioni locali che avevano effettuato già anticipatamente la procedura di profilazione e accreditamento; risulta altresì dalle segnalazioni che gli inconvenienti verificatisi sono stati di molteplice varietà (ad esempio: l’utente già loggato è stato espulso dal sistema SIAGE nel corso della procedura; lentezze da parte del sistema SIAGE nel caricare la documentazione inserita dall’operatore; restituzione da parte del sistema SIAGE, nel corso della procedura, del messaggio d’errore “impossibile visualizzare la pagina web” con la necessità per l’operatore di riavviare l’iter dal principio; blocchi del sistema informativo) ma tutti tali da far ritenere che il SIAGE non fosse adeguato a supportare e permettere l’inserimento contemporaneo dei dati da parte di tutti gli utenti interessati a partecipare al bando e che per questo il sistema informativo sia collassato;

dalle segnalazioni inoltrate agli interroganti risulta anche che in alcuni casi le amministrazioni, per ovviare all’handicap di non disporre di accesso alla fibra ottica, hanno provveduto a far effettuare l’inoltro delle domande tramite altri soggetti (come consentito dalla documentazione allegata al bando) che usufruivano di una connessione veloce, circostanza che porta ad escludere che gli inconvenienti accaduti siano dipesi dalla qualità, più o meno performante, della rete internet utilizzata;

osservato che:

il Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi Operativi Regionali FESR e FSE 2014-2020 approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. X/3017 del 16 gennaio 2015 ha indicato come ambito di miglioramento nella gestione dei POR FESR e FSE la «Necessità di migliorare il sistema informativo adottato nel precedente periodo in termini di: funzionalità, completezza, usabilità», evidentemente in considerazione dei limiti riscontrati anche nel precedente ciclo di programmazione dei fondi strutturali con il sistema informativo GEFO ora sostituito dal SIAGE;

quanto accaduto il primo marzo 2016 con il bando per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici di proprietà di piccoli comuni, unioni di comuni, comuni derivanti da fusione e comunità montane lascia intendere che l’introduzione del sistema SIAGE non garantisce ancora l’efficienza delle procedure;

pertanto la metodologia del “Click Day”, se per la Regione consente una riduzione dei carichi di lavoro e gestionali, tuttavia condiziona a fattori assolutamente non controllabili dagli enti destinatari delle azioni di sostegno regionale la facoltà stessa di partecipare ai bandi;

ricordato che:

il POR Lombardia FESR 2014-2020, definitivamente approvato dalla Commissione Europea in data 12 febbraio 2015 con Decisione C(2015) 923 finale, per la Azione IV.4.c.1.1 (in attuazione della quale Regione ha emanato il bando oggetto dell’interrogazione) indica nei Principi guida per la selezione delle operazioni che l’Autorità di Gestione del POR potrà adottare per la selezione delle operazioni, in alternativa a procedure a sportello, anche «procedure di evidenza pubblica di tipo “valutativo”»;

con deliberazione n. X/306 del dell’11 febbraio 2014 “Ordine del giorno concernente Impresa Lombardia: impegni e azioni per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività” il Consiglio Regionale, in considerazione delle disfunzioni e dei limiti rilevati anche in occasione di azioni regionali finalizzate al sostegno del sistema imprenditoriale aveva già dato indirizzo alla Giunta affinché provvedesse alla «semplificazione delle procedure di accesso ai bandi per le imprese» con la precisazione che ciò si facesse «superando il sistema del clic day»;

ai sensi dell’articolo 125 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, l’elaborazione delle procedure e criteri di selezione delle operazioni finanziabili con i bandi del POR FESR Lombardia è competenza dell’Autorità di Gestione del programma, collocata sino al primo settembre 2015 presso la Direzione Generale Presidenza e successivamente presso la Direzione Generale regionale Università, Ricerca e Open Innovation;

ai sensi dell’articolo 110 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 la metodologia e i criteri individuati dall’Autorità di Gestione per la selezione delle operazioni da finanziarsi con il POR FESR Lombardia sono stati esaminati e approvati dal Comitato di Sorveglianza del programma, presieduto dal Presidente della Regione o suo delegato;

evidenziato altresì che:

nelle segnalazioni fatte agli interroganti gli amministratori degli enti locali interessati bando lamentano altre criticità relativamente ai criteri e le modalità di raccolta e selezione delle domande e di attribuzione del contributo, quali:

l’impossibilità di presentare la domanda dopo l’esaurimento della dotazione finanziaria;

la creazione di una lista di riserva ridotta, limitata a un massimo di tre progetti;

la scelta di mettere in concorrenza tra loro realtà con diverse capacità e dotazioni amministrative come comuni piccolissimi fino a 1.000 abitanti, comuni nati da fusione e unioni di comuni e comunità montane;

la scelta di prevedere l’attribuzione di contributi pari al 90% del costo degli interventi finanziabili che, anche in relazione alla limitata dotazione finanziaria del bando, amplifica l’effetto di riduzione del numero delle domande accoglibili;

per la predisposizione della domanda di contributo e dei relativi allegati progettuali gli enti interessati hanno impegnato risorse finanziarie e umane e, specialmente nel caso delle realtà minori che non disponevano di sufficienti competenze tecniche interne, hanno dovuto affidare incarichi ad esterni: tali investimenti, a causa dei criteri restrittivi adottati per la raccolta e selezione delle domande e per gli inconvenienti tecnici manifestati dal sistema SIAGE al momento dell’apertura del “Click Day”, sono stati del tutto vanificati in quanto i comuni sono rimasti esclusi, oltre che dal numero dei progetti beneficiari, anche dalla lista di riserva;

di fatto, come indicato da Lombardia Informatica nella già citata lettera pubblicata il 4 marzo da “La Prealpina”, «Risultano aver completato in tempo utile la procedura 35 Comuni a fronte di circa 400 richieste»;

considerati tutti gli elementi premessi,

ricordato ancora che:

in occasione del dibattito consiliare sulla risoluzione n. 55 “Risoluzione concernente il programma di lavoro della Commissione europea – anno 2016 – e le politiche dell’Unione europea di maggiore interesse per il tessuto socio-economico lombardo” i consiglieri del Gruppo Partito Democratico hanno presentato l’emendamento n. 7 che, tenendo conto degli inconvenienti verificatisi il primo marzo 2016 in occasione dell’apertura dei termini di presentazione delle domande per il bando POR FESR per la riqualificazione energetica degli edifici di proprietà pubblica emanato in attuazione della d.g.r. X/3904, mirava al superamento del “Click Day” nella gestione dei bandi connessi ai Programmi Operativi Regionali FESR e FSE;

nella seduta del 22 marzo 2013 il Consiglio Regionale, con 54 voti favorevoli e 9 contrari, ha approvato l’emendamento n. 7 alla risoluzione n. 55 con il testo, riformulato dal relatore, che così recitava: il Consiglio Regionale delibera «Di impegnare la Giunta regionale al perfezionamento della gestione dei programmi operativi regionali dei fondi strutturali e, in occasione dei bandi POR FESR e FSE destinati alle imprese e agli enti locali per il finanziamento dei progetti che per la loro stesura e il loro contenuto tecnico-progettuale comportino un importante investimento in risorse finanziarie e umane per i soggetti richiedenti l’agevolazione, a prevedere, in alternativa alla procedura valutativa, una fase di pre-qualifica in ordine alla sussistenza dei requisiti di ammissibilità e, qualora l’ammontare delle agevolazioni ammesse superi la disponibilità del bando, una successiva fase di sorteggio»;

tuttavia le discrepanze tra le forze della maggioranza consiliare su altri punti dell’atto hanno determinato che il Consiglio Regionale finalmente non approvasse la risoluzione n. 55;

INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

per sapere se e con quali modalità e tempi la Giunta regionale assumerà l’indirizzo espresso dal Consiglio con l’approvazione dell’emendamento n. 7 alla risoluzione n. 55 per un miglioramento della gestione dei bandi POR FESR e FSE diretti alle imprese e agli enti locali, da realizzarsi tramite il superamento della prassi cosiddetta del “Click Day” e consentendo ai soggetti interessati un’effettiva possibilità di accedere alla presentazione della domanda di agevolazione.

Milano, 1 aprile 2016

Luca Gaffuri

Agostino Alloni

Giuseppe Villani

Gian Antonio Girelli

Raffaele Straniero

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