Sabato 5 marzo sono intervenuto a Montevecchia come relatore al Convegno organizzato dal Gruppo Aiuto Mesotelioma di Lecco con la Consulta Ecologia del Comune di Montevecchia su un tema molto delicato: “Conoscere i rischi dell’amianto”.
Dopo il saluto del sindaco di Montevecchia, Sandro Capra, e l’intervento di Cinzia Manzoni, responsabile di Gruppo Aiuto Mesotelioma, che ha introdotto alcune testimonianze, al Convegno sono intervenuti Rosy Battaglia, giornalista di Wired e fondatrice di Cittadini reattivi, il dott. Almerico Marrucchella, della Clinica Pneumologica San Gerardo di Monza, il dott. Antonio Ardizzola, Primario di Oncologia dell’Ospedale Manzoni di Lecco, Guido Torello (Gente di Pianezzo) e il dott. Carlo Cavenaghi, della Consulta Ecologia del Comune di Montevecchia.
Nel mio intervento ho messo in evidenza come l’impegno di Regione Lombardia su questo fronte si muova in tre direzioni:
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la conoscenza delle dimensioni del problema
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la riduzione del rischio
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la prevenzione e l’assistenza sanitaria.
Una pietra miliare in questo senso è stata rappresentata dall’approvazione nel 2005 del PRAL (Piano Regionale Amianto Lombardia), che è stato attuato attraverso
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la mappatura della presenza delle coperture di cemento-amianto
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il censimento della presenza di amianto
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la regolazione e il monitoraggio delle attività di bonifica.
Due innovazioni importanti introdotte negli ultimi anni riguardano:
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l’individuazione di criteri di attivazione da parte dei Comuni dei servizi per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto proveniente da utenze domestiche, con possibilità di ottenere economie di scala e semplificazione nelle procedure per i cittadini interessati;
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l’introduzione di una sanzione amministrativa regionale per la mancata segnalazione di manufatti contenenti amianto.
L’effetto deterrente di questa sanzione ha portato a rilevare, con il censimento 2015, una quantità molto rilevante (mc 3.919.916) di volume delle coperture da rimuovere in Lombardia (a fronte di mc. 2.832.473 derivanti dalla mappatura del 2007 e con mc. 778.949 di coperture rimosse dal 2007 al 2012…).
Per quanto tempo ancora l’amianto in Lombardia? Una proiezione dell’ARPA, recepita da una delibera della Giunta Regionale nel 2015, prevede almeno dieci anni con le tempistiche sinora seguite.
E’ chiaro che l’impegno di Regione Lombardia deve essere maggiore e passa attraverso l’aggiornamento del PRAL, che a nostro giudizio è necessario mentre la Giunta Regionale, come dalla risposta alla mia interrogazione del 2 febbraio 2016, ne nega l’esigenza.