CRISI, LA SITUAZIONE ALLA CALL & CALL MILANO SRL

Oggetto: Crisi situazione aziendale ed occupazionale Call & Call Milano srl

Il Consiglio Regionale della Lombardia,

Considerato che Il gruppo Call&Call impiega sul territorio nazionale circa 2500 dipendenti, di cui 186 a Cinisello Balsamo, con un fatturato di oltre 57 milioni all’anno;

Premesso che Call&Call Milano srl è una società di servizi di customer care che opera per 3 importanti società finanziarie e bancarie italiane: ING Direct, Agos Ducato, Fiditalia;

Verificato che da luglio 2014 il personale di Cinisello è in contratto di solidarietà di tipo difensivo per evitare un esubero di 41 unità e l’azienda, pur non avendo mai comunicato le difficoltà legate alla gestione della procedura stessa (utilizzata con una media di circa il 2,7%) ha preferito dirottare parte del flusso di lavoro su altre sedi del gruppo;

Visto che il 10 aprile scorso il Consiglio di Amministrazione dell’azienda ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per la chiusura del sito milanese;

Atteso che in data 21.04.2015 si è tenuto presso Assolombarda un incontro durante il quale Call & Call ha ribadito la decisione di chiudere il sito di Cinisello, nonostante sia emersa durante la discussione un miglioramento del risultato d’esercizio relativo all’anno 2014 con una riduzione delle perdite di più del 20%. Diminuzione dovuta anche in parte ai sacrifici dei lavoratori attraverso l’accettazione del contratto di solidarietà e dell’accordo su una differente gestione delle ferie e ROL;

Considerato che in data 22 Aprile si è svolto il coordinamento nazionale unitario dove le OO.SS. hanno deciso unitariamente di portare la discussione a livello nazionale chiedendo un incontro per discutere in merito alla situazione non solo milanese ma anche dell’intera Holding composta da tre società separate: Milano, Spezia e Locri;

IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE:

ad effettuare un monitoraggio relativo alla evoluzione della situazione aziendale ed occupazionale della sede milanese del Gruppo Call&Call, anche attraverso la convocazione del management aziendale, al fine di scongiurare i 186 esuberi dichiarati dall’azienda;

a costituire un apposito tavolo regionale sullo stato della crisi delle società di Call Center sempre più coinvolte in casi di crisi aziendale.

Milano, 29 aprile 2015

Onorio Rosati

Agostino Alloni

Mario Barboni

Enrico Brambilla

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