La prima norma regionale che disciplina gli interventi di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyber bullismo è anche la prima legge regionale del 2017 (la n. 1 del 7 febbraio 2017).
La proposta di legge è partita proprio dal gruppo consiliare del PD, primo firmatario Fabio Pizzul, ma è stata poi condivisa nel suo cammino con tutti i gruppi consiliari, prendendo spunto da una grande “alleanza sociale” che si è formata sull’argomento e che ha avuto il merito di “dare una scossa” alla politica.
Si tratta di un articolato normativo leggero composto solo di sette articoli e che allarga il più possibile il novero di coloro che possono chiedere di partecipare al programma.
La Regione promuove interventi per la diffusione della legalità e della dignità personale nonché per la tutela dell’integrità psico-fisica dei minori, in particolare nell’ambiente scolastico e nei luoghi di aggregazione giovanile. Gli interventi ammessi al finanziamento sono vari e vanno dalle compagne di sensibilizzazione rivolte agli studenti ed alle loro famiglie, alle iniziative di carattere culturale e sociale sui temi della legalità, all’uso consapevole degli strumenti informatici e di Internet, ai corsi di formazione per il personale scolastico ed educativo ed infine all’attivazione di programmi di sostegno o di recupero per le vittime e per gli autori degli atti di bullismo e cyber bullismo.
E’ prevista una Consulta regionale con lo scopo di raccogliere informazioni sul bullismo e sulle iniziative contro il bullismo presenti sul territorio ed individuare percorsi di istruzione e di educazione alla prevenzione di tale fenomeno.
Questo provvedimento è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale.