“Da Scola un invito a operare per il bene comune”.

Il Cardinale non ha proferito parole di cortesia: ha posto alla politica regionale alcune istanze care alla Chiesa, ambrosiana e non solo”, commenta così Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, l’intervento dell’arcivescovo di Milano Angelo Scola, durante la visita avvenuta oggi, martedì 4 febbraio 2014, in Consiglio regionale.

Ho trovato assolutamente importante e profondo il suo intervento, già a partire dal titolo che il Cardinale ha voluto dargli: ‘Nuovo umanesimo e futuro della Lombardia’ – continua Straniero – Attraverso le sue parole Scola ha posto alla politica regionale alcuni temi di rilievo e ha svolto una riflessione di alto livello, con l’intento di fornire un contributo per niente confessionale e non sottraendosi alle problematiche più attuali del momento, come crisi economica ma anche valoriale, mancanza di lavoro, difficoltà delle famiglie”.

Straniero tiene a sottolineare alcuni passaggi dell’intervento dell’arcivescovo in Aula: “Mi hanno colpito, ad esempio, le parole sulla esigenza, in questo nostro tempo, di tornare alla grammatica elementare dell’umano e sulla disponibilità della Chiesta a offrire contributi per il rinnovamento e la ricomposizione dell’unità della persona. Si tratta di un obiettivo importante rispetto al quale le diverse sensibilità culturali e politiche presenti nella nostra regione, ma non solo, possono riscoprire importanti spazi di lavoro comune e di convergenza, partendo dalla domanda: chi vuole essere l’uomo del terzo millennio?”.

Molto bello e significativo, secondo il consigliere Pd, “anche il richiamo ai quattro punti cardinali di Papa Francesco sull’attività politica: il tempo è superiore allo spazio, quindi, l’importanza di perseguire obiettivi anche a lunga scadenza rispetto agli spazi di potere; l’unità è superiore al conflitto; la realtà è superiore all’idea; il tutto è superiore alla parte”.

E aggiunge: “Come non notare, infine, il sentito passaggio sull’accoglienza verso i cittadini immigrati, definiti una potenzialità, con il netto invito a tradurre questo processo di meticciato di civiltà in una possibilità effettiva, superando quelle che ha definito vere e proprie resistenze alla realtà dell’immigrazione nelle nostre terre. Ci auguriamo che gli applausi dei colleghi della Lega, di Maroni in primis, portino presto al recepimento delle parole del cardinale. Lo vedremo presto”, conclude Straniero.

 

Milano, 4 febbraio 2014

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