Oggetto: Determinazioni della Regione in merito all’IVA per le prestazioni socio-sanitarie rese da cooperative sociali.
Il Consiglio Regionale
premesso che:
– la DGR X/5459 del 5 dicembre 2016 (Determinazioni in ordine alla gestione del servizio sociosanitario per l’esercizio 2017) indica nel 15 maggio 2017 la data entro la quale procedere alla sottoscrizione dei contratti definitivi tra ATS ed erogatori di servizi;
– la Legge di Stabilità 2016 (art. 1 commi 960, 961, 962, 963 Legge n. 208/2015) ha modificato il regime fiscale ai fini IVA per le prestazioni sanitarie, educative e socioassistenziali poste in essere dalle cooperative sociali, introducendo una nuova aliquota agevolata nella misura del 5% e, al tempo stesso abrogando, la possibilità per le cooperative sociali di poter optare per l’esenzione delle prestazioni, prevedendone la decorrenza, in relazione alle operazioni di cui ai contratti stipulati, rinnovati o prorogati, a partire dal 1° gennaio 2016;
– suddetto intervento si è reso necessario al fine di non incorrere nell’apertura di una nuova procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese da parte della Commissione Europea che già nel 2012, nell’ambito della procedura EU Pilot, aveva rilevato l’incompatibilità con l’ordinamento comunitario della disciplina IVA italiana, che prevedeva l’applicazione dell’aliquota del 4% per le cooperative sociosanitarie ed educative, quando la norma comunitaria consente di mantenere le aliquote inferiori al 5% per le sole operazioni che al 1° gennaio 1991 già godevano di tale beneficio (la legge istitutiva delle cooperative sociali è del novembre 1991);
sottolineato come
– per le cooperative sociali, precedentemente assoggettate all’aliquota del 4% o IVA esenti, simili nuove disposizioni impattano in maniera significativa in termini di sostenibilità dei bilanci: stimato in 200 milioni annui l’entità del Fondo Sanitario erogato da Regione Lombardia a favore delle cooperative sociali contrattualizzate, l’aliquota del 5% determina una contrazione di 10 milioni di euro;
evidenziato che
– tale aggravio di costi è imputato dalla Legge di Stabilità 2016 alle sole cooperative sociali, aumentando ancor più la disparità di trattamento tra queste e gli altri soggetti erogatori costituiti con forme societarie diverse (es. fondazioni che operano in esenzione di IVA);
– la riduzione dei ricavi, compensata solo in minima parte dalla possibilità di detrazione dell’IVA sugli acquisti, rende di molto evidente come, la singola peculiarità giuridica degli enti gestori, dovrebbe essere considerata nell’ambito della definizione dei costi standard necessari per la quantificazione della quota di costo del servizio a carico del Sistema Sanitario Regionale;
valutato che
– nella nostra regione, a differenza di altre, le cooperative sociali che gestiscono servizi sociosanitari accreditati e contrattualizzati, firmano contratti IVA inclusa, che finiscono per diventare penalizzanti sul mercato, considerato che il sistema tariffario è fermo ormai da molti anni (dal 2005 per la psichiatria e dal 2008 per le Rsa);
– la stessa sentenza del Consiglio di Stato (sez. VI del 10 dicembre 2015) ha sostenuto come, per evitare disparità di trattamento derivanti da questioni fiscali, sia necessario che in gare di appalto i prezzi si intendano sempre al netto dell’IVA;
valutato altresì che
– nel settore del welfare sono un milione le persone assistite dalla cooperazione sociale, 63mila e 500 i lavoratori, circa il 10 per cento delle residenze sanitarie per gli anziani sono di cooperative sociali, così come oltre il 50 per cento dei servizi alla disabilità, intorno al 25-30 per cento del settore della psichiatria e la quasi totalità di tutte le politiche sulle dipendenze in area sociosanitaria (dati rete Alleanza delle Cooperative);
– le cooperative sociali contribuiscono in modo determinante al buon funzionamento dei servizi sociosanitari di questa Regione, poiché in grado di garantire presenza e prestazioni;
ricordato che
– già in sede di assestamento di Bilancio 2016 il Consiglio Regionale ha approvato l’ordine del giorno n. 25954 concernente l’aumento IVA per le cooperative sociali, impegnandosi per individuare le risorse da destinare alle cooperative sociali a ristoro degli oneri sostenuti per il pagamento dell’imposta determinato dalle nuove disposizioni, così come a considerare la quota a carico del Servizio Sanitario Regionale al netto di IVA;
Impegna la giunta regionale
ad assumere tutti i provvedimenti necessari per correggere questa distorsione di trattamento dovuta alla diversa natura giuridica degli enti coinvolti, in particolare a:
– individuare nell’ambito degli stanziamenti del bilancio assestato 2017/2019 nuove risorse da destinare al sistema delle cooperative sociali che operano e gestiscono servizi sociosanitari contrattualizzati con Regione;
– verificare la possibilità di ridefinire il corrispettivo contrattuale per la gestione dei servizi socio sanitari accreditati al netto dell’IVA.
Enrico Brambilla
Gian Antonio Girelli
Fabio Pizzul
Mario Barboni
Luca Gaffuri,
Raffaele Straniero
Marco Carra
Sara Valmaggi
Laura Barzaghi
Onorio Rosati
Milano, 28 luglio 2017