Dimissioni di Umberto Ambrosoli da consigliere regionale

Le dimissioni di Umberto Ambrosoli da consigliere regionale costituiscono un passaggio di non poco conto in questa legislatura, soprattutto nell’ambito del centro-sinistra.
Ho sostenuto con convinzione la sua candidatura alla Presidenza della Regione Lombardia nel 2013. Con lui la coalizione delle forze di centro-sinistra ha ottenuto un risultato lusinghiero ma non sufficiente per vincere, “scontando” a mio giudizio il risultato non brillante nelle politiche nazionali.
Anche nel momento della sua uscita da Palazzo Pirelli (in realtà oggi il Consiglio ha respinto le sue dimissioni ma solo per “cortesia istituzionale”, verranno riproposte e ratificate nella prossima seduta), ho avuto modo di apprezzare la sua correttezza. L’incarico di presidente della BPM che assumerà dal 1 gennaio 2017 non lo pone in una situazione di conflitto d’interessi ma Ambrosoli ha deciso comunque di applicare a se stesso il metro che avrebbe utilizzato con altri, sostenendo che in taluni casi deve essere salvaguardata anche l'”apparenza” di assoluta imparzialità del ruolo politico, che non deve essere condizionabile in alcun modo.

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