Con la delibera n. 2862 dello scorso 18 febbraio, la Giunta regionale ha apportato “integrazioni e ulteriori specificazioni” alla “sciagurata” delibera n. 2720 del 23 dicembre 2019, con la quale venivano apportati tagli significativi ai contributi erogati da Regione Lombardia alle famiglie con disabili.
Dopo la denuncia delle associazioni delle famiglie stesse e la battaglia condotta in Consiglio Regionale dal nostro gruppo consiliare, “sfociata” nella mozione approvata lo scorso 14 gennaio a scrutinio segreto e rinforzata da una nuova mozione nella seduta del 4 febbraio, l’assessore Bolognini e la Giunta hanno dovuto necessariamente fare una parziale marcia indietro, che consiste nelle seguenti modifiche:
“- riconoscere almeno per l’esercizio in corso, il valore mensile del buono da € 400,00 a € 600,00 per compensare l’assistenza fornita dal caregiver familiare o per chi vive solo al domicilio con personale di assistenza, definendo tale valore come livello essenziale delle prestazioni sociali da garantire sull’intero territorio regionale per il 2020;
· rimodulare la parte variabile del buono mensile prevista per la permanenza a domicilio della persona con disabilità gravissima e riconosciuta per sostenere, a titolo di rimborso, le spese del personale di assistenza regolarmente impiegato (es. badante, assistente familiare ex lr 15/2015, ASA/OSS, colf, baby-sitter, educatore), da un minimo di € 200,00 a un massimo di € 500,00 e così articolata:
· tempo pieno € 500,00, indipendentemente se convivente o non;
· part time (almeno 25 ore) € 300,00;
· < 25 ore € 200,00;
· aumentare il valore mensile dei voucher di € 100, 00 come di seguito evidenziato:
· voucher mensile compreso fino ad un massimo di € 460,00 a favore di persone adulte, per il miglioramento della qualità di vita loro e delle loro famiglie;
· voucher mensile fino a un massimo di € 600,00 a favore di minori, per promuovere il miglioramento della qualità della vita dei minori e delle loro famiglie;
· aumentare il valore ISEE sociosanitario da € 20.000,00 a € 25.000,00 per accedere al riconoscimento dell’ulteriore buono sociale per i progetti di vita indipendente a favore delle persone con disabilità gravissima.”
Ma quello che ha deliberato la Giunta regionale e raccontato l’assessore alla partita non basta!
Il Governo ha, infatti, stanziato per la Lombardia 90 milioni mentre la Regione, dopo tutto quello che è successo, ne ha trovati 23, di cui 13 stanziati per il voucher che però ha numeri risibili: stiamo parlando per Milano di 168 casi su 2903 destinatari del contributo, per Brescia di 147 su 1221, per Varese di 46 su 915, per Lecco 45 su 267!
È stato inoltre lasciato il limite di reddito Isee che, almeno per i disabili gravissimi, non dovrebbe esistere.
Bene che sia stato tolto il criterio, per i minori, della non iscrizione a scuola, ma quella era veramente una condizione abnorme perché la socialità dei minori disabili andrebbe favorita, non certo punita con il taglio del contributo. Dunque siamo ancora lontani dal ristabilire le condizioni garantite dalla Regione nel 2019, come avevamo chiesto con la nostra mozione approvata in Aula il 14 gennaio, e la vicenda non finisce qui perché i disabili e le loro famiglie meritano tutta l’attenzione della Regione. Però non possiamo non esprimere la soddisfazione di avere costretto la Giunta a rivedere almeno parzialmente quanto deliberato nella seduta pre-natalizia.

I consiglieri regionali del Pd protestano contro la scelta della Giunta regionale