L’interrogazione a risposta immediata del Gruppo regionale del Pd sul futuro del Museo del Ghisallo ha spinto Regione Lombardia a intervenire per garantire la sopravvivenza della struttura. Lo ha confermato martedì 5 novembre 2013, durante la seduta del Consiglio regionale, l’assessore alle Culture Cappellini rispondendo, appunto, alle richieste del Pd.
“Il museo voluto da Fiorenzo Magni rischia di chiudere – ha ricordato Luca Gaffuri, consigliere regionale del Pd, che ha firmato il documento assieme al collega Raffaele Straniero –. La problematica si è evidenziata nelle ultime settimane, ma questa struttura, situata in un luogo simbolo, conserva cimeli come buona parte delle maglie rosa dei Giri d’Italia, ha un settore interattivo, permette di conoscere tutti i tour e le grandi classiche”.
Dopo la scomparsa di Magni, ha proseguito ancora Gaffuri, “il museo si è trovato in difficoltà economiche, nonostante gli importanti investimenti di Regione Lombardia, degli enti locali e del mondo del ciclismo. Il rischio è che ad aprile, dopo la chiusura invernale, non venga riaperto”.
Gaffuri e Straniero hanno chiesto, perciò, nell’interrogazione, “come Regione Lombardia intenda intervenire non solo economicamente, ma anche attraverso eventi per generare nuove possibilità che un luogo simbolo del mondo sportivo possa continuare a vivere e diventi un punto di riferimento turistico anche in vista di Expo”.
La Cappellini ha ricordato quanto fatto dalla Regione dal 1999 a oggi, ma anche il fatto che negli ultimi anni c’è stato un calo di visitatori. Secondo l’assessore il “problema è di governance non tanto di mancanza di sostegno da parte della Regione e attualmente è in corso una nuova fase di monitoraggio”.
I prossimi passi saranno dunque quelli di convocare un tavolo, coinvolgendo i soggetti del territorio, per individuare nuove forme di gestione. E già venerdì pomeriggio l’assessore, assieme al collega allo sport Rossi, saranno in visita al Ghisallo proprio “per fare il punto della situazione economica e, insieme ai dirigenti, studiare queste nuove forme di governance”, ha detto la Cappellini. Nei giorni seguenti si terrà una riunione allargata cui parteciperanno anche i consiglieri regionali interessati e l’Aula verrà aggiornata costantemente.
“Siamo soddisfatti che la question time presentata da noi abbia attivato Regione Lombardia – hanno commentato infine Gaffuri e Straniero –. Condividiamo le prime azioni che si vogliono mettere in atto, ma oltre alle relazioni, ci interessa che le azioni urgenti individuate passino dalle apposite Commissioni”.