
Novità sul fronte del trasporto su rotaia da Lecco verso Milano: giovedì 4 febbraio in V Commissione (Trasporti), l’assessore Claudia Maria Terzi ha comunicato che l’attestazione a Milano Centrale continuerà almeno fino a giugno. L’assessore ha confermato questa decisione, sostenendo che la scelta del cambio a Rogoredo era dovuta al fatto che la stazione Centrale risulta satura.
Il rischio immediato di uno spostamento di capolinea riguardava il treno RE 2895 in partenza da Colico alle 6.09 e da Lecco alle 7.19, cioè uno dei treni più utilizzati dai pendolari. Ma per quanto riguarda la linea Lecco-Milano, la novità poteva estendersi a quattro corse, di cui due da Lecco la mattina e due da Milano la sera, sempre negli orari più “caldi”.
Ho accolto evidentemente con favore l’annuncio che le corse Lecco-Milano continueranno ad arrivare a Milano Centrale, e questo grazie anche alle nostre sollecitazioni, che poi sono quelle dei pendolari e del territorio. L’assessorato si è reso conto che la linea è tra le più frequentate e, dopo le evidenti penalizzazioni che il servizio di trasporto ferroviario regionale sta subendo a causa del Covid, ha ritenuto giusto lasciare fino a giugno la fermata a stazione Centrale.
Chiediamo, tuttavia, che venga data anche una garanzia del mantenimento a regime e non solo fino a giugno. Per l’estate non vogliamo sorprese di sorta. Per questo, in Commissione, abbiamo chiesto anche di essere prontamente informati sulla gestione del servizio da luglio in avanti.
Qualche giorno più tardi, mi è giunta la risposta scritta della stessa Assessora Terzi all’interrogazione da me presentata su questo tema. Secondo l’Assessore, durante la contrattazione sulla capacità nell’Accordo quadro tra Regione Lombardia e Rete ferroviaria italiana, quest’ultima “ha chiesto di inserire nell’Accordo una maggiore flessibilità rispetto agli attestamenti a Milano Centrale, in coerenza con il proprio Piano nazionale di distribuzione della capacità disponibile, prevedendo di spostare alcuni treni di Regione Lombardia, di altre Regioni e di altre imprese della lunga percorrenza, in stazioni differenti da Milano Centrale”.
Nella stessa risposta si asserisce anche che l’obiettivo sulla Milano-Lecco è di garantire un treno ogni 30 minuti.
È assurdo che, a fronte di questo asserito obiettivo, i pendolari debbano pagare il prezzo di treni attestati a Rogoredo anziché a Milano Centrale. Sarebbe come dire che ho un treno ogni 30 minuti, ma poi mi ci vogliono 30 minuti in più per giungere a destinazione. Non mi pare un gran bel risultato!
Posso capire che sullo sfondo ci sia l’obiettivo di decongestionare Milano Centrale, ma mi pare il caso di farlo delineando una strategia a più ampio respiro, come è stato ipotizzato altrove, non certo cominciando a penalizzare i treni dei pendolari. E per giunta senza una spiegazione, senza anticipare per tempo le decisioni e persino senza consultare gli interessati come, invece, è sempre stato fatto nell’ambito del trasporto pubblico. Da questo punto di vista, sempre dalla risposta della Terzi, emerge che, in caso di un accordo quadro come questo, non è prevista la consultazione dei territori. Se anche fosse, mi sembra davvero una ben misera concezione dell’ascolto e del confronto con i territori quella che lo riduce ad un obbligo di legge: iquadranti vanno convocati e i Sindaci e i comitati pendolari ascoltati perché rappresentano i cittadini e gli utenti delle province servite! Sono allibito di fronte a questa affermazione e mi auguro che l’Assessore ci ripensi e convochi i territori per sentire la loro opinione.