Di fronte alla mobilitazione dei lavoratori de “La Nostra Famiglia”, giustamente preoccupati per la modifica unilaterale del contratto di lavoro decisa dalla proprietà, ho espresso, unitamente al collega comasco, Angelo Orsenigo, e al parlamentare PD on. Gian Mario Fragomeli, vicinanza agli stessi, ritenendo che le loro proteste meritassero attenzione.
Nello stesso tempo, nella consapevolezza delle difficoltà che l’Associazione “La Nostra Famiglia” denuncia da anni a causa dell’inadeguata remunerazione da parte della Regione delle prestazioni specialistiche che svolge meritoriamente per la cura e la riabilitazione di persone disabili, soprattutto nell’età evolutiva, abbiamo denunciato come questo sia un problema da troppo tempo non affrontato e che merita una riflessione oltre che la ricerca di soluzioni adeguate.
Per questa ragione, con i colleghi Orsenigo, Astuti, Borghetti, Bussolati e Girelli, ho anche richiesto la convocazione di un’audizione urgente delle Commissioni III (Sanità) e IV (Lavoro) del Consiglio regionale, in modo da poter valutare insieme gli elementi dei riflessi sulle condizioni contrattuali dei lavoratori e della remunerazione da parte di Regione Lombardia delle prestazioni specialistiche rese da La Nostra Famiglia in un settore così importante e delicato.
Nel frattempo si sono tenuti due incontri a Roma fra le segreterie nazionali delle associazioni e delle organizzazioni sindacali, nel secondo dei quali La Nostra Famiglia ha annunciato la sospensione del provvedimento, garantendo che le buste paga che verranno emesse il 10 marzo per il mese di febbraio manterranno l’applicazione del Contratto Nazionale Aiop-Aris Sanità Privata, ossia quello precedente. E’ una decisione che, evidentemente, saluto positivamente, pur sapendo che dovrà ricevere una conferma anche per i prossimi mesi. Anche per questo mi sembra importante l’approfondimento che abbiamo richiesto attraverso un’audizione congiunta delle Commissione III e IV del Consiglio regionale.