La decisione del Sindaco e della Giunta leghisti di Calolziocorte di introdurre nel proprio Comune delle “zone rosse”, nelle quali non avrebbero potuto essere realizzati centri di accoglienza per profughi, ha suscitato vivissime reazioni nell’opinione pubblica, sino a costringere la stessa Amministrazione Comunale a sospendere l’efficacia della propria delibera.
A fronte di una decisione che, di fatto, reintroduceva l’ “apartheid”, si è tenuto sabato 13 aprile un presidio nel centro di Calolziocorte, cui hanno aderito cittadini, associazioni, sindacati, partiti. Mi è sembrato giusto esserci come hanno fatto circa duecento cittadini, fra i quali una rappresentanza di studenti delle scuole medie superiori.

