IL RECUPERO DEI SEMINTERRATI

Con 37 “Si”e 32 “No” il Consiglio regionale ha approvato il progetto di legge relativo al  “Recupero dei vani e locali seminterrati esistenti”.

Secondo questa norma, “la Regione promuove il recupero dei vani e locali seminterrati ad uso residenziale, terziario o commerciale, con gli obiettivi di incentivare la rigenerazione urbana, contenere il consumo di suolo e favorire l’installazione di impianti tecnologici di contenimento dei consumi energetici e delle emissioni in atmosfera.” Le opere di recupero dei vani e locali seminterrati devono conseguire il rispetto di tutte le prescrizioni igienico-sanitarie vigenti. L’altezza interna dei locali destinati alla permanenza di persone non può essere inferiore a metri 2,40.

Il gruppo consiliare del PD ha espresso voto contrario. Perché? A nostro giudizio si tratta di un provvedimento che funziona come un “condono preventivo”: infatti la norma, all’articolo 2, consente di togliere dal calcolo della superficie lorda di pavimento i portici e le logge, e gli stessi corridoi dei vari piani degli alberghi autorizzando di fatto l’ampliamento delle volumetrie degli stessi. Inoltre per i seminterrati vengono consentiti i cambi di destinazione d’uso commerciale e terziario senza l’obbligo di mettere a disposizione i necessari standard urbanistici e in particolare i parcheggi, andando così a gravare i centri storici già carenti di posti auto. Ma, soprattutto, la legge permette non solo ai fabbricati esistenti ma anche alle costruzioni future la possibilità di recuperare volumetrie e quindi di realizzare seminterrati abitabili.

Visti i soli cinque voti di scarto con cui questa norma è stato approvata, è evidente che le perplessità non sono state solo dell’opposizione ma anche di una bella fetta di maggioranza!

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