Nel prossimo mese di ottobre (ma non è escluso che si vada a novembre) si dovrebbe tenere l’annunciato referendum sulla riforma costituzionale approvata definitivamente dal Parlamento lo scorso mese di aprile.
Il dibattito che si è aperto da tempo al riguardo è concentrato spesso su elementi che poco hanno a che vedere con i contenuti della riforma. Lo sforzo che a mio giudizio dobbiamo compiere è invece proprio quello di riportare l’attenzione di tutti i cittadini sui temi della stessa, che non mette in discussione i valori della Costituzione e la sua parte prima ma si pone il problema di un miglior funzionamento della democrazia, della semplificazione e della riduzione dei costi della politica.
Il superamento del bicameralismo perfetto con l’introduzione di un Senato non elettivo rappresentativo delle Regioni e delle autonomie locali, l’eliminazione delle Province, l’abolizione del CNEL, la semplificazione nell’attribuzione delle competenze fra Stato e Regioni, strumenti di garanzia come un quorum più qualificato per l’elezione del Presidente della Repubblica ed un quorum meno elevato per la validità dei referendum, che necessitano però di un maggior numero di firme per essere richiesti: sono solo alcune delle previsioni normative contenute nella legge di riforma.
I Comitati per il Sì che si stanno formando sul territorio della Provincia di Lecco nascono appunto con l’obiettivo di rendere partecipi i cittadini e di favorire l’informazione ed il confronto su questi temi.
Io ho aderito convintamente al primo Comitato per il Sì, quello provinciale coordinato da Vittorio Addis, che è stato creato come organismo di promozione e coordinamento a livello provinciale di altri Comitati.