INTERROGAZIONE n. 2050 Sistema viabilistico pedemontano lombardo

Al Presidente

del Consiglio Regionale

della Lombardia

INTERROGAZIONE CON RISPOSTA SCRITTA

Oggetto: Sistema Viabilistico Pedemontano Lombardo – Affidamento e modalità delle opere di movimento terra.

I sottoscritti consiglieri regionali,

Considerato che:

dopo l’inaugurazione del 6 febbraio 2010 a Cassano Magnago, sono iniziati i lavori per la realizzazione dei 15 km di Tratta A dell’autostrada regionale Pedemontana e parallelamente della Tangenziale di Varese e della Tangenziale di Como;

sulla Tratta A, dalla A8 a Cassano Magnago  alla A9 a Lomazzo, si svolgono operazioni di bonifica da ordigni bellici (B.O.B.), verifica archeologica e disboscamento, preliminari alla realizzazione della vera e propria opera stradale; il cantiere di Cassano Magnago ha visto la posa del viadotto di scavalco della A8, mentre a est della stessa autostrada si è proceduto agli scavi per la realizzazione della trincea; nel cantiere di Turate è stato posto il campo base, area destinata a uffici, abitazioni per gli operai (600) e ricovero merci; un secondo campo base è presente a Lozza, per la realizzazione della Tangenziale di Varese;

l’Accordo di Programma per la realizzazione del Sistema Viabilistico Pedemontano, siglato il 19 febbraio 2007, ha riunito allo stesso tavolo la concessionaria Autostrada Pedemontana Lombarda, la concedente CAL, il Ministero delle Infrastrutture, la Regione Lombardia, le Province interessate e tutti i Comuni – attraverso una rappresentanza di 7 sindaci – direttamente coinvolti dall’opera;

gli interventi ambientali sulla tratta A si estendono da Cassano Magnago alla piana agricola comasca, sviluppandosi paralleli al tracciato autostradale fino a connettersi, attraverso i boschi della Moronera, alla valle del Lura. Diversi sono i paesaggi attraversati che vengono rafforzati e riconnessi ai sistemi ambientali circostanti: la valle del Tenore e i territori tra l’A9 e il fiume Olona; il corridoio fluviale dell’Olona; le foreste fra l’Olona e la Varesina; il corridoio tra Mozzate e Cislago e la parte orientale della piana agricola comasca; i boschi della Moronera;

Rilevato che tali lavori comportano innanzi tutto scavi e movimenti di terra e che molti sono gli automezzi impiegati;

Richiamati:

il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”, in particolare gli articoli 184, 184-bis e 186;

il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”;

la legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”, art. 4;

il decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1 “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”, art. 49;

il decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti 10 agosto 2012, n. 161, “Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo”;

la L.R. 26 maggio 2008, n. 15 “Infrastrutture di interesse concorrente statale e regionale”, in particolare l’articolo 8, in forza del quale a Concessioni Autostradali Lombarde SpA, organismo di diritto pubblico previsto dall’articolo 1, comma 979, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2007” e partecipato dalla Regione tramite ILSpA, è affidato l’esercizio delle funzioni di soggetto concedente e aggiudicatore dell’autostrada Pedemontana Lombarda,

la Convenzione unica tra Concessioni Autostradali Lombarde SpA e Società Pedemontana Lombarda SpA conclusa a Milano il 1° agosto 2007 per l’affidamento della progettazione, costruzione e gestione dell’autostrada tra Dalmine, Como, Varese, il valico del Gaggiolo e delle opere connesse, in particolare l’articolo 9;

INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

E L’ASSESSORE COMPETENTE

per sapere:

quali sono le ditte appaltatrici e subappaltatrici coinvolte nei lavori di scavo, movimento terra e trasporto dei materiali da scavo eseguiti durante la realizzazione della Tratta A dell’autostrada Pedemontana e delle Tangenziali di Varese e Como;

quali sono i siti di deposito intermedio e di destinazione finale nei quali viene portato il materiale da scavo prodotto nel corso della realizzazione delle menzionate opere e quindi se esiste una tracciabilità dei movimenti degli automezzi coinvolti nel trasporto.

Milano, 9 luglio 2013

Luca Gaffuri

Alessandro Alfieri

Gian Antonio Girelli

Raffaele Straniero

Jacopo Scandella

Per visualizzare il testo presentato ITR-2050-testo-presentato

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