La prima legge approvata dal Consiglio Regionale nella XI legislatura è stata quella sui Centri per l’impiego, nell’imminenza della scadenza (30 giugno) con la quale le funzioni attualmente esercitate dalle Province sarebbero passate direttamente in capo alla Regione. Al riguardo, proprio il gruppo consiliare del PD aveva sollecitato l’azione della Giunta Regionale con un’interrogazione a risposta immediata nel mese di maggio.
Il testo normativo, esaminato prima dalla Commissione IV e poi dal Consiglio, è stato proposto direttamente dalla Giunta e prevede:
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il mantenimento in capo alle Province e alla Città Metropolitana di Milano delle funzioni dei Centri per l’impiego e delle Agenzie per la formazione e l’orientamento al lavoro,
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il passaggio alla Regione delle funzioni di programmazione dell’attività degli stessi,
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il fatto che il personale dei Centri per l’impiego rimane nei ruoli provinciali,
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uno stanziamento di 31 milioni per l’esercizio di queste funzioni, pari alla somma assegnata a questo scopo dallo Stato.
Il gruppo consiliare del PD, in entrambi i passaggi, ha proposto una serie di emendamenti per cercare di migliorare questo impianto, soprattutto in ordine al finanziamento della spesa, prevedendo una somma aggiuntiva di 14 milioni di risorse regionali, per consentire un miglioramento del servizio, in modo da renderlo veramente efficiente e all’altezza delle aspettative per efficaci politiche attive del lavoro. Inoltre abbiamo proposto di trasferire i dipendenti in capo alla Regione, come previsto dalla normativa statale, onde evitare di creare un inutile contenzioso e una pressoché sicura “bocciatura” della legge da parte del livello nazionale.
Purtroppo i nostri emendamenti sono stati respinti, con l’eccezione di quello che attribuisce anche alle Province, nel segno della sussidiarietà, un ruolo nella programmazione dell’attività dei Centri per l’impiego. Il nostro gruppo ha espresso pertanto voto contrario rispetto all’approvazione di questa norma, che ha ottenuto solo il voto favorevole della maggioranza di centro-destra.