LA NUOVA LEGGE SUL TURISMO

La nuova legge sul turismo, votata mercoledì 16 settembre dal Consiglio regionale, sostituisce la legge regionale n. 15/2007 (T.U. Turismo) e la legge regionale n. 36/1988 (Incentivi per l’ammodernamento, potenziamento e qualificazione delle strutture turistiche).

Si tratta di una legge di riordino della materia, inizialmente scritta male ma migliorata con l’apporto decisivo del PD in Commissione Attività produttive, che disciplina in particolare le strutture ricettive, classificate in nove tipologia: alberghi, case per ferie, ostelli della gioventù, locande, bed & breakfast, foresterie lombarde, case appartamenti vacanze, strutture alpinistiche, attività ricettive all’aria aperta.

Purtroppo, però, un’ennesima “zeppa ideologica” inserita, per volontà della Lega, dentro una legge che, invece, per ciò che concerne il resto dei contenuti, riguardanti specificamente il turismo, poteva essere votata, si è frapposta nel corso della discussione in aula consiliare impedendoci di approvare questo provvedimento. La maggioranza ha difatti dapprima introdotto e poi riscritto un emendamento confuso, che introdurrà in futuro difficoltà interpretative, in virtù di un accordo al ribasso tra Lega e Ncd, che colpisce chi ha ospitato, negli ultimi tre anni, attività non turistiche, in primis l’accoglienza dei profughi (bersaglio dei presentatori dell’emendamento) ma anche altre attività, dalle convention aziendali alle serate danzanti e persino, pare, chi ha ospitato le forze di polizia! Non è accettabile, a giudizio del gruppo del PD della Lombardia, ma anche del Patto Civico Ambrosoli e del Movimento 5 Stelle, che sia stato inserito nella legge un emendamento che non ha nulla a  che fare con il turismo ma serve solo per strumentalizzare una situazione di emergenza (quella dei profughi)!

Come accennavo in precedenza, il nostro gruppo aveva lavorato per mesi per cercare di migliorare il testo proposto dalla maggioranza e per diversi aspetti ci era riuscito. Ad esempio siamo riusciti a richiedere e a far approvare una norma che prevede che tutte le strutture turistiche abbiano l’obbligatorietà di diventare accessibili, anche le locande che si ammodernano.

Davvero un peccato aver buttato via in poco tempo il lavoro, anche congiunto dei gruppi di maggioranza e di minoranza, durato alcuni mesi!

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