
Sono passati quasi due mesi da quando ho depositato un’interrogazione a risposta scritta in cui chiedevo per quale motivo il capolinea di quattro treni diretti della linea Lecco-Milano (quelli in partenza da Lecco alle 7.22 e 8.21 e i diretti da Milano Centrale delle 17.50 e 18.48) debba essere spostato dalla Stazione Centrale a Rogoredo e, per giunta, come mai di questa notizia nessuno sia stato consultato né avvisato.
Nel frattempo, ai primi di dicembre Trenord ha proceduto, spostando a Rogoredo la destinazione di quello più importante, in partenza da Lecco alle 7.22, dato in arrivo a Rogoredo alle 8.21.
Di fronte alle proteste che i pendolari hanno fatto giungere in Regione, alle quali mi sono subito unito, finalmente è intervenuta l’Assessore regionale ai trasporti, Claudia Maria Terzi, che ha chiesto a Trenord di sospendere il provvedimento fino al termine dell’emergenza coronavirus. Di conseguenza, l’ente gestore ha provveduto e ha rassicurato i viaggiatori che fino a giugno 2021 il capolinea del treno rimarrà a Milano Centrale.
Si tratta di una prima vittoria, ma evidentemente non è sufficiente. Non mi sembra sostenibile che, finita l’emergenza sanitaria, i pendolari potranno sopportare il disagio di recarsi a Rogoredo impiegando molto più tempo di quanto già fanno oggi! Ma forse occorreva all’Assessore semplicemente un appiglio per chiedere la sospensione dello spostamento. Ci auguriamo che, prima del mese di giugno , possa finalmente svolgersi un confronto con tutti i soggetti interessati e Regione Lombardia, RFI e Trenord abbiano chiare le difficoltà che una scelta simile provocherebbe sulla qualità del viaggio di migliaia di cittadini lombardi.
A meno che, dal momento che in Italia non vi è nulla di più definitivo di ciò che è provvisorio, dobbiamo cogliere questo rinvio come un segnale di accoglimento delle nostre istanze…