Nell’ambito del provvedimento riguardante la revisione normativa, con i colleghi della IV Commissione (attività produttive, lavoro, istruzione, formazione professionale), abbiamo presentato in Commissione un emendamento e successivamente in aula, martedì 18 maggio, un ordine del giorno che impegnava la Giunta regionale a dotarsi di un proprio valutatore indipendente da affiancare a quello previsto dai regolamenti dell’Unione europea, relativi alla gestione Fondo sociale europeo, che fornisse maggiori e più dettagliate valutazioni delle politiche del lavoro introdotte dalla stessa Regione, anche e soprattutto alla luce del mutato contesto economico e sociale dei prossimi anni.
Un valutatore indipendente esiste già, è quello nominato dalla Commissione europea e svolge ogni anno relazioni dettagliate e molto interessanti, ma ovviamente si preoccupa solo di come vengano spesi i fondi del Fse. Così, nell’ultima relazione non c’è nemmeno una parola, e non potrebbe essere diversamente, circa i risultati e l’efficacia dei servizi di formazione professionale in Lombardia. Eppure, ogni anno spendiamo 252 milioni di euro su questo capitolo!
Il momento è particolarmente difficile per il mondo del lavoro ed esige politiche attive degne di questo nome. Una seria e qualificata formazione professionale va di pari passo ad esse. Ma chi ci dice qualcosa circa i risultati che quest’ultima raggiunge?
Per la Giunta lombarda evidentemente non è così importante, visto che il nostro ordine del giorno è stato bocciato con il suo parere negativo e senza alcuna motivazione.
L’IMPORTANZA DI UN VALUTATORE INDIPENDENTE SFUGGE ALLA GIUNTA REGIONALE
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