
L’Ospedale di Bellano e la sua destinazione hanno finalmente una risposta ufficiale. Dopo l’interrogazione sul “Presidio ospedaliero di Bellano – Utilizzo per pazienti Covid a bassa intensità assistenziale e futuro della struttura”, che avevo presentato ancora nel mese di aprile, sono arrivati finalmente i chiarimenti da parte dell’assessore regionale al Welfare Gallera.
Nella lettera di risposta dell’assessore si afferma che “Il presidio ospedaliero di Bellano, durante l’emergenza Covid, ha subito diverse fasi di riorganizzazione, sia per l’attività di ricovero, sia per l’attività ambulatoriale. In particolare, relativamente al Reparto di Riabilitazione specialistica, si specifica che ha mantenuto l’attività riabilitativa fino al 3 aprile 2020; all’avanzare della fase di emergenza Covid-19, a fronte della sospensione dell’attività elettiva che ha comportato un diminuito fabbisogno di letti, si è manifestata la necessità di convertire alcuni posti letto a favore di pazienti Covid, per i quali erano necessarie risorse a integrazione degli ospedali per acuti dell’Asst; il terzo piano è stato attivato come reparto per pazienti Covid stabili dal 26 marzo 2020; a fronte dell’evoluzione epidemiologica dell’evento pandemico, con la progressiva riduzione dei pazienti ricoverati per Covid, il 23 aprile il reparto è stato riconvertito alla funzione di U.O. di Medicina riabilitativa; è stata data indicazione ai reparti invianti della necessità di verificare la negatività a Covid mediante un tampone nasofaringeo effettuato 48 ore prima del trasferimento”.
Inoltre, nella risposta si dettaglia ulteriormente che attualmente sono presenti in reparto 24 pazienti da riabilitare.
In questo modo, l’assessore ha rassicurato il territorio e ne ho preso atto. Tuttavia, poiché ha anche affermato che l’intenzione è “di farlo divenire centro di eccellenza e di riferimento riabilitativo per la Lombardia e il nord Italia”, sarebbe importante che alle parole seguissero i fatti, visto che negli ultimi anni abbiamo assistito a un depauperamento di questo presidio, mentre l’assessore parla, invece, di valorizzazione di questo centro di riabilitazione. Inoltre in questo presidio vanno mantenute e valorizzate anche le attività ambulatoriali, considerata la sua vocazione a servire la zona del lago e anche della Valsassina. Per questo ci auguriamo che il futuro dell’ospedale di Bellano sia esattamente quello di un centro di eccellenza, di un importante presidio territoriale. Ma al momento sono più forti le preoccupazioni per il suo futuro!