Mozione di Censura
Ex articolo 29 dello Statuto d’Autonomia della Lombardia ai sensi dell’articolo 127 del Regolamento Generale del Consiglio Regionale
Il Consiglio regionale
Premesso che
I cittadini lombardi sono travolti dalle evidenze di indagine (trascrizioni, atti della Guardia di Finanza, ordinanza applicativa delle misure cautelari nonché in ultimo prime ammissioni degli indagati) che rappresentano la pervasività di un sistema di malaffare che ruota intorno ai grandi appalti, tra gli altri, della sanità lombarda. Come già evidenziato il 25 marzo scorso la notizia dell’ipotesi di indagine è di comune dominio dall’ottobre 2012.
L’inchiesta, anche nell’ultimo suo capitolo, ha fatto emergere profili di “mala gestione” da parte di responsabili apicali delle strutture sanitarie regionale rispetto ai quali la Giunta è chiamata ad assumere tutti i provvedimenti necessari per tutelare il buon funzionamento dell’Amministrazione e non può limitarsi ad invocare un generico rispetto del codice etico;
Appreso che
l’Assessore competente, anziché impegnarsi in un’attività di impulso nell’azione di ripristino della regolarità dell’attività amministrativa della sanità regionale, si è invece intrattenuto in iniziative pubbliche nelle quali ha fatto sfoggio di promesse di raccomandazioni come metodo per ricoprire incarichi pubblici “…. ho bisogno di direttori generali ….. come prima cosa mi viene da segnalare la gente di Arconate”; egli inoltre ha rappresentato piena insensibilità al rischio -ben evidenziato dalle indagini – di un improprio rapporto di subordinazione tra i direttori generali delle aziende ospedaliere e le forze politiche che hanno determinato la loro nomina: la stampa riporta infatti la notizia di un pranzo elettorale in cui era presente l’assessore e alla quale sono stati invitati proprio i direttori generali delle aziende ospedaliere.
Per quanto premesso il Consiglio regionale
Censura
L’Assessore regionale alla Sanità Mario Mantovani
per non aver vigilato sul corretto funzionamento del sistema sanitario regionale;
per non essere intervenuto tempestivamente, a seguito dei fatti emersi dall’inchiesta della Magistratura per rimuovere gli elementi inquisiti dai posti di responsabilità (anche a tutela degli stessi) e ripristinare immediatamente la funzionalità e la credibilità delle strutture regionali;
per aver pubblicamente promosso la “raccomandazione dell’Assessore” come metodo per concorre a ricoprire incarichi pubblici;
Chiede
al Presidente della Regione Roberto Maroni
di intervenire per ripristinare la massima trasparenza nella gestione del Servizio Sanitario regionale:
– ritirando la delega all’Assessore Mario Mantovani;
– ripristinando immediatamente la piena operabilità della strutture colpite delle inchieste giudiziarie;
– aprire tempestivamente un confronto con il Consiglio sul tema della riforma del Sistema Sanitario e il tema delle nomine nel settore sanitario e più in generale nell’Amministrazione regionale.
Milano, 20 maggio 2014
Umberto Ambrosoli (Patto Civico) Lucia Castellano (Patto Civico)
Enrico Brambilla (Pd) Roberto Bruni (Patto Civico)
Mario Barboni (Pd) Michele Busi (Patto Civico)
Alessandro Alfieri (Pd) Paolo Micheli (Patto Civico)
Onorio Rosati (Pd)
Agostino Alloni(Pd)
Laura Barzaghi (Pd)
Luca Gaffuri (Pd)
Fabio Pizzul (Pd)
Gian Antonio Girelli (Pd)
Raffaele Straniero (Pd)
Jacopo Scandella (Pd)
Marco Carra (Pd)
Sara Valmaggi (Pd)
Carlo Borghetti (Pd)
Massimo D’Avolio (Pd)