Il Consiglio Regionale della Lombardia,
A CONOSCENZA CHE:
Regione Lombardia – Direzione Generale Territorio Urbanistica e Difesa del Suolo con INU, CeNSU e le Consulte regionali degli Ordini degli Architetti, degli Ingegneri, dei Geometri e la Federazione Regionale Agronomi e Forestali stanno organizzando sei incontri sulle tematiche legate al consumo di suolo a seguito della recente entrata in vigore della l.r. 31/2014 “Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato”;
A CONOSCENZA INOLTRE CHE:
si sono finora svolti due incontri con raggruppamenti territoriali presso le sedi prescelte;
il 9 febbraio 2015 il primo degli incontri programmati ha avuto luogo presso il Centro Paolo VI di Brescia con raggruppamento territoriale delle province di Brescia, Mantova e Cremona con la partecipazione dell’Assessore Regionale al Territorio Viviana Beccalossi;
il 13 febbraio 2015 ha avuto luogo presso la sede STER di Bergamo il secondo incontro programmato;
VISTO CHE:
nelle premesse degli incontri si indica: “Il ciclo di seminari intende promuovere il dialogo in particolare con i rappresentanti degli Enti Locali e degli Ordini professionali per aprire un confronto sugli elementi di novità, di opportunità e di criticità della nuova legge e discuterne le implicazioni operative;
PRESO ATTO CHE:
nel confronto con operatori ed Enti Locali è stato esplicitato, da parte dei rappresentanti di Regione Lombardia, come l’attuale formulazione del testo normativo impedisca l’approvazione di varianti ai PGT che riducano le aree edificabili presenti, in base al principio della cristallizzazione delle previsioni al momento dell’approvazione della legge sancito in particolare dal comma 6 dell’art. 5;
CONSIDERATO CHE:
il dibattito consiliare aveva conosciuto un ampio consenso, anche all’interno della maggioranza, attorno all’idea che i Comuni dovessero avere la possibilità di effettuare varianti in riduzione, mentre l’interpretazione corrente determina un esito della normativa opposto alle ragioni per cui la stessa è stata approvata, dal momento che arresta quel percorso di riduzione del consumo di suolo programmato che molti Comuni avevano autonomamente intrapreso negli ultimi anni;
CONSIDERATO INOLTRE CHE:
le affermazioni dei rappresentanti di Regione Lombardia hanno suscitato numerose reazioni critiche da parte di Enti Locali e membri degli Ordini professionali per l’incongruenza tra i principi enunciati nel testo e il riscontro reale sui territori;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE:
ad assumere quale prioritario l’obiettivo di sanare questa incongruenza, attraverso la presentazione di un progetto di legge che modifichi in maniera puntuale la l.r. 31/2014, con particolare riferimento ai commi 4 e 6 dell’art. 5, in maniera da chiarificare la possibilità per le amministrazioni comunali di approvare varianti ai propri strumenti urbanistici che riducano il consumo di suolo programmato.
Milano, 17 febbraio 2015
Jacopo Scandella
Agostino Alloni
Onorio Rosati
Raffaele Straniero
Gian Antonio Girelli
Enrico Brambilla
Giuseppe Villani
Marco Carra