Patto di stabilità, mozione urgente del Partito Democratico

Il Consiglio Regionale della Lombardia,

premesso che:

la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016), all’articolo 1, comma 707, commi da 709 a 713, comma 716 e commi da 719 a 734 ha stabilito nuove regole di finanza pubblica per gli enti territoriali che sostituiscono la disciplina del patto di stabilità interno degli enti locali e i previgenti vincoli delle regioni a statuto ordinario;

l’art. 1 della L. 208/2015 introduce anche i meccanismi di flessibilità che regolano gli obiettivi di finanza pubblica ed in particolare stabilisce:

al comma 728 che le regioni possono autorizzare gli enti locali del proprio territorio a peggiorare il saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali di cui al comma 710, per consentire esclusivamente un aumento degli impegni di spesa in conto capitale, purché sia garantito l’obiettivo complessivo a livello regionale mediante un contestuale miglioramento, di pari importo, del medesimo saldo dei restanti enti locali della regione (patto orizzontale) e della regione stessa (patto verticale);

al comma 729 che gli spazi finanziari ceduti dalla regione sono assegnati tenendo conto prioritariamente delle richieste avanzate dai comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti e dai comuni istituiti per fusione a partire dall’anno 2011;

al comma 730 dell’art. 1 della L. 208/2015 è stabilito che gli enti locali hanno a disposizione due finestre temporali nel corso del 2016, entro il 15 aprile ed entro il 15 settembre, per comunicare all’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI), all’Unione delle province d’Italia (UPI) e alle regioni e alle province autonome gli spazi finanziari di cui necessitano per effettuare esclusivamente impegni in conto capitale ovvero gli spazi finanziari che sono disposti a cedere. Entro i termini perentori del 30 aprile e del 30 settembre, le regioni e le province autonome comunicano agli enti locali interessati i saldi obiettivo rideterminati e al Ministero dell’economia e delle finanze, con riferimento a ciascun ente locale e alla stessa regione o provincia autonoma, gli elementi informativi occorrenti per la verifica del mantenimento dell’equilibrio dei saldi di finanza pubblica;

considerato che:

ANCI Lombardia, in rappresentanza dei Comuni lombardi, ha domandato a Regione Lombardia l’attivazione del patto di stabilità territoriale per l’anno 2016 già in prossimità della scadenza della prima finestra temporale prevista dalla L. 208/2015 e tale richiesta è stata reiterata in occasione della riunione del tavolo del Patto per lo sviluppo dello scorso 13 giugno e ancora successivamente alla approvazione della legge regionale 22/2016 (Assestamento al bilancio 2016/2018);

l’urgenza dell’attivazione del patto di stabilità regionalizzato si pone in particolare per rispondere alle esigenze dei 325 piccoli comuni lombardi con popolazione residente inferiore a 1.000 abitanti in precedenza esenti dai vincoli del patto di stabilità interno, in difficoltà nel rispettare per il 2016 l’obbligo di pareggio di bilancio;

rilevato che:

la Regione Liguria con deliberazione di giunta regionale del 29 aprile 2016, n. 366, pur rendendo più stringenti i propri obiettivi di pareggio di bilancio ha provveduto ad attivare il patto di stabilità regionalizzato in favore dei comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti;

anche considerati gli esigenti vincoli di finanza pubblica previsti per il comparto delle regioni dalla L. 208/2016, è opportuno che Regione Lombardia attivi gli strumenti consentiti dalla normativa vigente per la flessibilizzazione degli obiettivi di pareggio degli enti locali;

impegna la Giunta Regionale

ad esercitare le facoltà previste dai commi 728, 729 e 730 dell’articolo 1 della L. 208/2015 e pertanto a provvedere, anche tramite al miglioramento dei saldi regionali di pareggio di bilancio, all’attivazione del patto di stabilità territoriale regionalizzato nella finestra temporale prevista dalla legge per il mese di settembre 2016, tenendo conto prioritariamente delle richieste di spazi finanziari avanzate:

per l’assolvimento degli obblighi pregressi assunti entro il 31 dicembre 2015 dai comuni con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti;

per gli obblighi derivanti da opere indifferibili di messa in sicurezza idrogeologica del territorio, di edilizia scolastica e di ripristino dei danni causati da calamità naturali.

Milano, 6 settembre 2016

Enrico Brambilla, Luca Gaffuri, Fabio Pizzul, Raffaele Straniero, Alessandro Alfieri,
Marco Carra, Jacopo Scandella, Sara Valmaggi, Laura Barzaghi, Onorio Rosati, Agostino Alloni, Carlo Borghetti, Mario Barboni

Aggiungi ai preferiti : permalink.

I commenti sono chiusi.