La Giunta regionale ricorrerà al Tar contro il comune di Varenna per il mancato recepimento delle prescrizioni regionali nella formulazione del Pgt. Lo ha annunciato questa mattina in Aula l’assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi rispondendo ad una interpellanza presentata dal consigliere regionale del Pd Raffaele Straniero che chiedeva conto del documento di piano entrato in vigore lo scorso 11 giugno dopo la pubblicazione sul Bollettino ufficiale di Regione Lombardia.
“L’assessore Beccalossi ha confermato le nostre preoccupazioni – spiega Straniero – il comune di Varenna non ha recepito integralmente le indicazioni vincolanti contenute nel parere regionale approvate lo scorso dicembre. Il documento di piano è stato solo parzialmente modificato, è stata ridotta ma non azzerata la volumetria dell’ insediamento contestato. Se da un lato, infatti, è stata stralciata l’ipotesi di costruzione di atolli artificiali, come previsto nella prima formulazione, sono confermati invece gli ambiti di trasformazione, il polo turistico ad Olivedo, il centro congressuale integrato e un parcheggio multipiano totalmente interrato/subacqueo. Inoltre nel testo si lascia intendere che successivamente si potranno ‘perseguire soluzioni che prevedono una sorta di espansione della frazione di Olivedo sullo specchio d’acqua”.
Straniero esprime grande soddisfazione per la misura che la Regione intende adottare contro il comune di Varenna. “Eravamo molto preoccupati per le pesanti ripercussioni in termini ambientali che potevano avere le previsioni contenute nel Pgt – conclude Straniero – Il nostro compito è di vigilare che tutta vada fatto nel rispetto dell’ambiente e della volontà dei cittadini che fin dall’inizio hanno espresso la loro contrarietà al progetto, una contrarietà purtroppo non ascoltata dall’amministrazione comunale. Non fa mai piacere ricorrere al TAR contro un’amministrazione comunale ma purtroppo in questo caso è lo strumento necessario per poter ottenere le modifiche richieste. Varenna deve essere valorizzata sì ma sempre nel rispetto del paesaggio senza snaturare e mortificare ciò che la natura ci ha regalato”.
Milano, 1 luglio 2014