Ho appoggiato con convinzione gli ordini del giorno che i colleghi consiglieri lecchesi hanno presentato per il finanziamento di alcune opere importanti per il nostro territorio e salutato favorevolmente la loro approvazione da parte del Consiglio regionale nella seduta di martedì 28 luglio dedicata all’assestamento di bilancio.
Non posso però tacere, come ha fatto del resto subito il nostro capogruppo, Fabio Pizzul, il disaccordo circa il metodo che Giunta e maggioranza di centro-destra hanno utilizzato per l’impiego delle risorse previste dalla legge regionale 9/2020 “rimpinguate” in sede di assestamento (in totale di 3 miliardi di euro!).
Di fronte ad un Piano di investimenti così rilevanti, tanto che la maggioranza, un po’ pomposamente, lo ha definito un “Piano Marshall”, ci si poteva attendere delle linee di indirizzo da parte del Consiglio Regionale, di modo da delineare una strategia globale di intervento per la Regione Lombardia per i prossimi anni.
Quanto meno era lecito attendersi la definizione di criteri per l’utilizzo di questi fondi con l’approvazione di bandi affinché tutti i soggetti dei diversi territori vi potessero partecipare o potessero formulare proposte per l’individuazione dei progetti più interessanti per le diverse Province lombarde.
Invece niente di tutto questo!
Si è preferito lasciare ai consiglieri regionali di maggioranza la discrezionalità circa i progetti meritevoli di essere finanziati e la “spartizione” dei 3 miliardi è avvenuta così molto rapidamente, senza troppe discussioni, in poche ore di seduta di Consiglio, fatta salva la conferma con gli stanziamenti nei prossimi bilanci.
A mio e nostro giudizio si è trattato di una nuova caduta di stile da parte di questa maggioranza, nella fretta, probabilmente, di rifarsi il “look” mentre in Regione Lombardia sta succedendo, purtroppo, di tutto.
Non me ne vogliano i colleghi Antonello Formenti e Mauro Piazza, ai quali va comunque la mia stima per il loro impegno a favore del nostro territorio. Del resto, e mi ripeto, ho appoggiato e votato convintamente i loro ordini del giorno.
Però non credo che sia questo il metodo più corretto per definire le principali linee di intervento per il nostro territorio per i prossimi anni.
Raffaele Straniero
Consigliere regionale PD Lombardia