Il testo approvato in commissione, ma sugli accorpamenti la maggioranza perde i pezzi. La maggioranza ha votato lunedì, con l’opposizione fuori dall’Aula per protesta, la riforma della “governance” della sanità, ovvero ciò che rimane dell’iniziale progetto di riforma della sanità lombarda. Ma sulla geografia dei nuovi ospedali, con le otto Aziende Territoriali della Salute e le nuove Aziende Socio Sanitarie Territoriali, hanno marcato la loro contrarietà Forza Italia (che è il partito dell’assessore alla Sanità) e Fratelli d’Italia, che si sono astenuti, mentre Ncd, pur votando a favore, ha chiarito che entro il voto in Aula andranno apportate modifiche. Alla maggioranza sono mancati anche i due voti dei Pensionati e di Fuxia People, assenti. L’ultima versione degli accorpamenti è arrivata ai consiglieri in posta elettronica solo quattro minuti prima dell’inizio della seduta di commissione. “Questa non è una riforma – attacca il consigliere regionale del Pd Raffaele Straniero – è solo un Risiko basato sulla redistribuzione delle poltrone. Con l’ennesimo blitz è stato stralciato tutto ciò che non riguarda la governance: rapporto con l’università, salute mentale, prevenzione, ruolo del terzo settore, per fare solo degli esempi. Di questi temi non ci è stato possibile neppure parlare. E la “riforma” rimane zoppa su tutto ciò che riguarda i controlli, i criteri di nomina dei direttori generali, i tempi di attesa, i ticket, il ruolo dei comuni. Manca anche un riferimento esplicito nella legge ai distretti sociosanitari, che possono costituire un pezzo importante per la declinazione sul territorio dell’integrazione socio-sanitaria. Per noi questo testo non è accettabile: i problemi della sanità lombarda rimangono irrisolti”.
ATS della Brianza
ASST di Lecco, comprendente la Provincia di Lecco
ASST di Monza, comprendente i Distretti ASL di: Monza e Vimercate
ASST di Desio, comprendente i Distretti ASL di: Carate Brianza, Desio e Seregno
Milano, 29 giugno 2015