SBLOCCA ITALIA, SMALTIMENTO RIFIUTI

Il Consiglio Regionale della Lombardia,

A CONOSCENZA:

della situazione nazionale, per quanto riguarda un corretto trattamento dei rifiuti urbani, che vede vaste aree del paese in emergenza o in potenziale emergenza rifiuti e che tale situazione in molte di queste aree si protrae da decenni;

che anche la Lombardia all’inizio degli anni 90 ha vissuto una fase di emergenza rifiuti, superata con politiche di Mutuo Soccorso e soprattutto con una seria Pianificazione di riduzione della produzione dei rifiuti, di Raccolta Differenziata e Riciclaggio delle frazioni merceologiche riciclabili, di impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti residuali dalla raccolta differenziata;

RIBADITA:

la validità, per efficienza ed efficacia, dei criteri di pianificazione regionale di settore, recentemente approvati con il nuovo Piano di Gestione dei Rifiuti che, in linea con le direttive europee, prevede:

Raccolta Differenziata spinta, riciclaggio/recupero delle frazioni merceologiche raccolte separatamente ed economicamente e tecnologicamente riciclabili, marginalizzazione del ricorso allo smaltimento in discarica, produzione ed invio di CSS (combustibile solido secondario ai sensi del DM n 22 del 14/02/2013) agli impianti industriali esistenti, quali cementerie e centrali elettriche, avvio di un processo di Decommissioning degli inceneritori e loro graduale sostituzione con impianti TMB (trattamenti meccanici -biologici quali ad es. le cosiddette fabbriche/officine dei materiali e impianti di recupero dell’organico tramite impianti di compostaggio e/o processi di digestione anaerobica/biodigestione con recupero di energia dal biogas o produzione di biometano per autotrazione;

VISTO:

il collegato ambientale e l’art 35 Decreto Legge n133 del 12 settembre 2014;

RITENUTO:

importante e positivo l’impegno del Governo per affrontare l’attuale situazione italiana in tema di rifiuti; in primo luogo per non incorrere in onerose infrazioni europee e in secondo luogo per introdurre elementi di pianificazione nazionale che, vista la realtà molto diversificata tra aree del centro/sud in emergenza – anche se si stanno affermando anche in quelle aree esperienze virtuose di sistema integrato avanzato – e la situazione lombarda ove si propone un decomissioning degli inceneritori, deve prevedere interventi straordinari ma in linea con le direttive europee e riferendosi ad un modello avanzato;

necessario che questo impegno a risolvere le emergenze rifiuti in vaste aree del territorio nazionale, che per la prima volta non prescinde da politiche per il ripristino della legalità nei territori in emergenza, di equità e di ridistribuzione tra le aree geografiche del carico impiantistico (tenendo conto che al Nord, in Emilia e in Toscana è concentrato il maggior numero di termovalorizzatori), venga meglio specificato e integrato con l’impegno di politiche di Mutuo Soccorso e di compensazioni ambientali;

EVIDENZIATO CHE:

le Regioni della Pianura Padana sono le aree più fragili del territorio nazionale dal punto di vista dell’inquinamento atmosferico e che quindi è virtuosa e necessaria una politica che limiti/tolga emissioni inquinanti invece di aggiungerle;

IMPEGNA LA GIUNTA:

ad attivarsi nei confronti del Governo per le necessarie modifiche all’art. 35 dello Sblocca Italia e in specifico:

nel censimento delle capacità di smaltimento degli impianti in attività, di quelli in procedura di autorizzazione e in quelli previsti venga considerata la possibilità/capacità di utilizzo del CSS in cementeria /centrali di produzione di energia;

venga riconosciuto e rispettato il ruolo delle Regioni autosufficienti in tema di trattamento dei rifiuti urbani. In particolare venga salvaguardata per la Lombardia la pianificazione di settore approvata, che prevede il potenziamento della Raccolta Differenziata e del Riciclaggio e l’avvio del processo di decommissioning degli inceneritori sostituendo quelli più obsoleti e inquinanti con nuova impiantistica TMB, non autorizzando potenziamenti o nuovi impianti di termovalorizzazione;

venga inserita una modifica prevedendo politiche di Mutuo Soccorso per l’utilizzo delle piene capacità di smaltimento dei termovalorizzatori con recupero energetico in attività dotandoli di tutti gli interventi tesi a non avere aumento delle emissioni inquinanti in atmosfera; già oggi e da decenni negli impianti lombardi vengono conferiti rifiuti provenienti da altre Regioni e dalle zone in emergenza rifiuti. E’ importante che tale azione di Mutuo Soccorso venga esplicitata a fronte di impegni precisi, inderogabili e con tempi certi dove le Regioni non autosufficienti attivano la Raccolta Differenziata e pianificazioni concrete possibilmente assumendo il modello attuato nelle Regioni autosufficienti in particolare Lombardia e Veneto;

vengano previste politiche di compensazione esclusivamente ambientale per le Regioni che svolgono funzioni sostitutive di Mutuo Soccorso; le azioni di compensazione potrebbero riguardare finanziamenti certi per le bonifiche in Lombardia a partire dai SIN lombardi quali la exFibronit e la Caffaro o finanziamenti straordinari al Piano D’azione del PRIA tesi alla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera.

Milano, 23 settembre 2014

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