E’ dei giorni scorsi la notizia che Trenord e Regione Lombardia, su sollecitazione del Comitato Pendolari della linea del “Besanino”, hanno introdotto sulla Lecco-Molteno-Monza-Milano delle pattuglie di “vigilantes” per garantire una maggiore sicurezza ai controllori e ai viaggiatori.
Ritengo si tratti fondamentalmente di una misura ragionevole e doverosa. Io uso spesso il Besanino e mi sono stati riferiti episodi davvero poco simpatici, che vedono spesso al centro i controllori e la loro difficoltà di esigere il pagamento del biglietto a fronte di gruppi nutriti di viaggiatori (spesso ragazzi giovani) inadempienti e insofferenti. A volte ho assistito direttamente alle proteste di chi avrebbe solo dovuto riconoscere il proprio torto e invece pretendeva di avere ragione! Quindi ben venga questa misura, che rende più sicuro il viaggio per tutti! Un “grazie” al Comitato pendolari che l’ha sostenuta e l’ha richiesta e a Trenord che è stata disponibile a sopportarne il costo.
Non sono altrettanto certo di poterla definire una buona notizia.
Non è mai una buona notizia infatti sapere che, per rispettare regole semplicissime di convivenza civile, si debbano “allertare” delle forze di sicurezza. Credo che in altri paesi europei la situazione che ha originato questa esigenza sia semplicemente inconcepibile. Purtroppo da noi manca la stessa cultura del rispetto delle regole e del servizio pubblico.
Ma non è una buona notizia anche perché dà l’idea di un servizio ferroviario poco utilizzato e anche per questo più facilmente soggetto al potere delle “bande” di utenti indisciplinati.
Forse Trenord dovrebbe cogliere questo segnale per porre mano, finalmente, ad una decisa riqualificazione della linea Monza Molteno Lecco, che in questo momento non appare certo competitiva rispetto ad altri mezzi di trasporto. Bellissimi treni nuovi, come i Besanini, destinati ad essere utilizzati su “viottoli di campagna”… Anche da parte di Regione Lombardia sarebbe ora di far pervenire qualche messaggio più chiaro in tal senso!
Concludo facendo mia, peraltro, l’affermazione del referente del Comitato Pendolari, Alberto Viganò: “Chi paga regolarmente l’abbonamento tutti i mesi, è giusto che pretenda che ciascuno paghi il biglietto“.
Mi auguro però che nel prossimo futuro si possa ottenere questo risultato senza impiegare forze speciali di sicurezza. Vorrebbe dire che la nostra cultura delle regole e il nostro rispetto del servizio pubblico sarebbero migliorati. E’ utopia? Spero proprio di no…