TRENORD-TRENITALIA, PASSO DI LATO DELLA REGIONE

La comunicazione del Presidente Fontana al Consiglio nella seduta di martedì 10 luglio ha sancito la novità sul trasporto ferroviario che era nell’aria da qualche giorno: entro la fine dell’anno la gestione del servizio ferroviario regionale sarà ripartita fra due società, Trenitalia ed una nuova controllata da Ferrovie Nord Milano, dunque da Regione Lombardia. Quest’ultima gestirà le tratte suburbane, mentre Trenitalia avrà la gestione del servizio delle tratte regionali. Dunque nuove governance e due nuovi contratti di servizio.

Ci si chiedeva se la Regione a guida Fontana avrebbe fatto un passo avanti o un passo indietro, come richiesto da Trenitalia (la proposta dell’amministratore delegato, Mazzoncini, era infatti quella di acquisire la quota di controllo di Trenord a fronte dell’immediato acquisto di nuovi treni per le linee lombarde). Invece è finita con il fare un passo di lato… E adesso?

Per i pendolari non cambierà nulla, almeno per un anno, purtroppo perché non è stata data nessuna risposta immediata ai problemi che stanno affliggendo quotidianamente moltissime linee lombarde. Come gruppo consiliare del Pd della Lombardia avevamo chiesto un piano straordinario “anti-soppressioni” per limitare i disagi quotidiani e invece ci viene proposto un percorso lungo e tortuoso che certifica l’errore strategico di Regione Lombardia, con una ricetta in cui mantiene il piede in due scarpe, ricoprendo contemporaneamente il ruolo di autorità regolamentare e di proprietaria.

Un miglioramento del servizio per l’utenza mi sembra alquanto difficile dato che l’unico effetto certo prodotto sarà quello di evitare per altri 15 anni gare che costringano a efficientamento e concorrenza, escludendo quindi validi operatori di larga esperienza, anche europea.

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