Una mozione del PD costringe la Giunta Regionale al “dietro-front” sui contributi alle famiglie con disabili

Con la delibera n. 2720, approvata l’antivigilia di Natale, la Giunta Regionale ha preso atto dell’aumento delle risorse stanziate dal Governo per le politiche regionali in favore dei disabili, ma, al contrario di quanto ci si sarebbe aspettato, ha modificato in senso peggiorativo le misure dedicate ai disabili gravissimi (misura B1) a partire dal mese di febbraio 2020.

In particolare, per la prima volta è stata introdotta una soglia di reddito Isee di 50mila euro per la percezione del contributo (65mila in caso il beneficiario sia minorenne) e, soprattutto, è stato ridotto il contributo minimo mensile da 600 a 400 euro.

Inoltre, la quota aggiuntiva prevista di 500 euro in caso di assunzione di un “caregiver” è vincolata a un orario settimanale di servizio, che d’ora in poi non può essere inferiore alle 40 ore, con la conseguenza che chi ne ha bisogno per un tempo più limitato non avrà diritto a questa parte di contributo e la famiglia dovrà pagare interamente di tasca propria la persona incaricata. Ma le ore sono in numero così alto che, comunque, anche chi ne avrà dirittodovrà integrare in modo sostanziale per poter pagare stipendio e contributi al caregiver. E finora, il contributo complessivo era di 1100 euro a prescindere dalle ore di assistenza contrattate.

E’ davvero paradossale che nel momento in cui le risorse statali sono state aumentate in modo consistente dal Governo e che la Regione avrebbe potuto aumentare da 70 a 91 milioni il proprio fondo a favore dei disabili, Lega e alleati abbiano deciso di risparmiare proprio sui più deboli e bisognosi, spostando così tutto il peso ancora di più su famiglie che già hanno oneri di cura, economici e non, molto pesanti.

Per questa ragione il gruppo consiliare del Partito democratico ha presentato una mozione urgente, discussa nella seduta di martedì 14 gennaio, per chiedere alla Giunta l’impegno a rivedere la delibera in oggetto, ripristinando i criteri e l’entità dei contributi previsti nel 2019 ed incrementando la quota insufficiente di cofinanziamento con risorse autonome regionali.

La mozione è stata approvata dal Consiglio regionale, a scrutinio segreto, con 36 voti favorevoli e 32 contrari. Si è trattato di un importante via libera alle nostre richieste di ripensare la decisione della Giunta, importantissimo per tante famiglie che si trovavano a dover fare i conti con il pesante taglio operato da Lega e centrodestra. L’assemblea ha fatto la sua parte e ha sconfessato la linea dell’assessore alle Politiche sociali e disabilità, Stefano Bolognini, ma soprattutto ha ribadito che le persone disabili e le loro famiglie meritano rispetto. Ora vigileremo affinché la Giunta regionale dia loro le risposte che si attendono.

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