“UNA REGIA CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO”

Il Consiglio regionale della Lombardia,

Premesso che:

il Documento di Economia e Finanza Regionale DEFR 2014 (Aggiornamento PRS per il triennio 2015-2017) sottolinea che:

“la tutela del territorio e dell’ambiente, a partire dall’attenzione alla qualità delle aree urbane, dal buon uso e il non consumo di suolo, dal riuso e recupero delle aree dismesse, dalla bonifica dei siti inquinati, dalla tutela del paesaggio, fino alla sicurezza idrogeologica, alla qualità delle acque e dell’aria”

risulta tra le priorità strategiche di Regione Lombardia;

il dissesto idrogeologico è uno dei grandi problemi che affliggono il nostro Paese e la nostra regione. In Lombardia sono 929 i Comuni a rischio idrogeologico, già individuati dal Ministero e riconfermati dallo studio CRESME nel 2012, ben oltre la metà del totale (di cui 231 a rischio frana, 435 a rischio alluvione e 248 a rischio sia di frane che di alluvioni); un dato che mette in luce la fragilità di un territorio dove bastano semplici temporali, per quanto intensi, a provocare allagamenti con danni e disagi per gli enti e le popolazioni coinvolte;

gli eventi calamitosi del 2014, in particolare le esondazioni, hanno causato ingenti danni con grave impatto su beni privati e collettivi, sull’industria, sull’agricoltura e sul paesaggio lombardo;

la realizzazione di interventi di laminazione, che si rende necessaria per la riduzione del rischio di esondazione dei corpi idrici, non può prescindere da un miglioramento dello stato della qualità delle acque e che il raggiungimento dello stato almeno “sufficiente” deve essere ritenuto elemento indispensabile per assicurare il minore impatto ambientale sui territori di tali opere;

Preso atto che ai sensi del decreto legge n. 91 del 24 giugno 2014, convertito in Legge n. 116 del 11 agosto 2014 il Presidente Roberto Maroni ha assunto la funzione di Commissario Governativo con il compito di portare a termine gli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico, inseriti nell’Accordo di Programma tra Regione Lombardia ed il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;

Considerato che:

i costi sostenuti dai cittadini, dagli enti locali, dalla Regione e dallo Stato per danni riconducibili agli effetti del dissesto idrogeologico continuano ad essere enormemente superiori alle risorse che sarebbero necessarie per intervenire sulla previsione, prevenzione e mitigazione del rischio con le opportune opere di manutenzione e difesa del territorio e delle infrastrutture idriche;

affrontare la materia e le problematiche connesse senza una visione complessiva comporta l’enorme rischio di rendere vani e dispersivi gli sforzi sia di pianificazione che economici, ed inefficace il perseguimento degli obiettivi di miglioramento della qualità delle acque, adeguamento delle infrastrutture e riduzione del rischio idrogeologico;

Visti i risultati ottenuti in termini di efficacia dall’esperienza avviata dal Governo con l’iniziativa “italiasicura”, che, prevedendo l’istituzione di una specifica Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, ha permesso allo Stato di accelerare gli interventi necessari e urgenti per pianificare le opere pubbliche nazionali;

Ricordato che per gli interventi da realizzare in tema di dissesto idrogeologico, il Governo ha già destinato a Regione Lombardia in questi ultimi mesi le seguenti risorse:

Euro 5.500.000,00 attraverso la “Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza delle avversità atmosferiche che hanno colpito il territorio della regione Lombardia tra il 7 luglio ed il 31 agosto 2014 (pubblicata in G.U. in data 11.11.2014);

Euro 86.000.000,00 attraverso il primo stralcio del Piano Nazionale contro il dissesto idrogeologico 2014-2020, destinato alla sicurezza nell’area metropolitana di Milano (progetto Seveso);

e che è in fase di definizione anche la programmazione complessiva del Piano Nazionale contro il dissesto idrogeologico 2014-2020 con cui il Governo ripartirà tra le regioni italiane ulteriori 7 miliardi di euro sui 6 anni;

Ritenuto quindi che, in considerazione della particolare importanza che il tema ricopre per le comunità e per il territorio lombardo, anche per Regione Lombardia sia giunto il momento di intraprendere la strada di un nuovo modello che, interagendo tra le diverse competenze, definisca con chiarezza compiti, mansioni e funzioni, recuperi capacità di spesa, riduca burocrazie inutili e dannose che potrebbero ostacolare la realizzazione dei programmi di intervento;

Impegna la Giunta regionale:

A prevedere l’istituzione presso la Giunta Regionale di una apposita struttura contro il dissesto idrogeologico e per la valorizzazione della risorsa idrica e delle infrastrutture, con il compito di fare regia e coordinare sul tema gli assessorati, gli enti e i soggetti a vario titolo coinvolti, in una pianificazione complessiva degli interventi ed in una logica di razionalizzazione della spesa, di velocizzazione degli iter procedurali e di maggiore trasparenza in relazione a procedure, risorse disponibili e competenze;

Ad integrare le risorse nazionali con un impegno economico straordinario anche a livello regionale, verificando in fase di assestamento di bilancio la disponibilità di ulteriori risorse da destinare al conseguimento degli obiettivi previsti nella pianificazione complessiva;

A relazionare periodicamente al Consiglio Regionale sulle necessità emergenti e sullo stato di attuazione dei programmi.

Milano, 18 dicembre 2014

Laura Barzaghi

Enrico Brambilla

Giuseppe Villani

Agostino Alloni

Jacopo Scandella

Onorio Rosati

Massimo D’Avolio

Raffaele Straniero

Luca Gaffuri

Aggiungi ai preferiti : permalink.

I commenti sono chiusi.