
Giovedì 23 aprile ho depositato un’interrogazione con risposta scritta per chiedere alla Giunta Regionale notizie sul futuro utilizzo del presidio ospedaliero di Bellano ed in particolare per sapere se “il presidio Umberto I, con l’entrata in servizio del personale sanitario a seguito delle nuove assunzioni, sarà utilizzato come ospedale per pazienti Covid a bassa intensità assistenziale nel pieno della sua offerta di posti letto. E se così non fosse, quando riprenderà a erogare le prestazioni riabilitative proprie della struttura”. Inoltre, ho chiesto se “non sia ipotizzabile una sua riconversione in Presidio ospedaliero territoriale, offrendo così ai cittadini prestazioni sanitarie e sociosanitarie a media e bassa intensità, rafforzando l’assistenza territoriale e la medicina di prossimità”.
A seguito dell’emergenza sanitaria in atto, infatti, la Giunta ha ritenuto necessario mettere a disposizione del sistema regionale i posti letto delle cure extra ospedaliere (subacuti, postacuti, riabilitazione specialistica) da dedicare ai pazienti Covid, come stabilisce una delibera di Giunta.
Al presidio Umberto I di Bellano, struttura a prevalente vocazione riabilitativa, si sono resi disponibili i 44 posti letto per malati di coronavirus a bassa intensità assistenziale dimessi dagli ospedali di Lecco e Merate. Ma ora i trasferimenti sono stati sospesi per l’assenza del personale sanitario e, mentre si procede al reclutamento, potrebbe essere l’occasione per progettare il futuro di questo presidio tanto importante per la zona del Lago e anche per quella della Valsassina.